Intervista su 2 pedane: Antonello Muggianu ed Alfonso Sorice                      (11/10/2018) di Francesca Ragnetti


A dieci giorni dalla Finale nazionale del Campionato di Societa', andiamo ad intervistare i nostri 2 piu' giovani specialisti dei salti, entrambi M50, arrivati in Liberatletica da non molto (da 2anni Alfonso, da neanche 1 anno Antonello) e capaci entrambi di mettere a segno proprio nella Finale di Modena, a fine stagione, il proprio record personale master: Antonello nel salto in lungo (5.48) ed Alfonso nel salto in alto (1.60).
Ed e' anche grazie alla loro presenza se la squadra maschile di Liberatletica si e' molto rafforzata ultimamente ed ha potuto raggiungere quest'anno due splendidi risultati di societa': terzo posto a febbraio nel Campionato indoor, quarto posto al Campionato all' aperto.

   
Antonello Muggianu Alfonso Sorice
 1) Da quanto tempo e' che ti dedichi al salto in lungo/alto?
Ho iniziato a praticare atletica a 15/16 anni con il salto in alto, la prima società è stata la Polisportiva Gonone (NU), poi sono passato all'Atletica Delogu (NU) ma ho trascorso dei brevi periodi anche con l'Atletica Alitalia e la Palatino. Ai societari, capitava spesso di dover coprire oltre all'alto anche i 110 hs, o il lungo o il triplo. La nuova carriera master è iniziata invece quest'anno dopo circa... un quarto di secolo dalle ultime gare assolute!
Durante questa "breve" interruzione ho cercato di tenermi in forma col nuoto e la palestra, ma il richiamo della pista è stato più forte, ... superato lo shock iniziale ho partecipato alle prime gare da master, il Campionato indoor ad Ancona 2018.
Ho cominciato con l'atletica a scuola, con i Giochi della Gioventù, ed ho continuato nelle categorie Allievi e Juniores. Poi ho dovuto interrompere per gli impegni di lavoro, che non mi lasciavano tempo e testa per gli allenamenti. La passione si è riaccesa improvvisamente a 50 anni e da 2-3 anni ho ricominciato a divertirmi al campo nella categoria M50, con grande beneficio fisico e mentale.
 2) Te lo aspettavi di fare il tuo personale a fine settembre?
La forma non era più quella di giugno, complici le ferie e alcuni cambiamenti importanti in ambito lavorativo. Nella prima giornata del CdS poi il salto in alto è andato male, e ci tenevo a rifarmi nel salto in lungo per portare qualche punto in più alla società. Ho allungato la rincorsa di qualche metro, ed è venuto fuori il personale! Si', ammetto che ci contavo, perché negli ultimi mesi ero riuscito a mantenere una buona continuità negli allenamenti, mentre la prima parte di stagione era saltata per un problema fisico e volevo rifarmi...
 3) Hai un rituale scaramantico per le grandi occasioni agonistiche ?
Nessun rituale scaramantico Il riscaldamento, maniacalmente ripetitivo in alcuni gesti e sequenze di movimenti.
 4) La tua marca di scarpe da salto?
Nike. Per la prima volta quest'anno ho saltato con i chiodi sui talloni su entrambe le scarpe da alto. Prima utilizzavo Asics, ora mi trovo bene con Adidas.
 5) Quanto tempo a settimana dedichi all'allenamento?
Punto dolente. Mi alleno nel fine settimana in pista, a Caracalla, meteo o chiusure dell'impianto permettendo. Durante la settimana non riesco a conciliare il lavoro con gli allenamenti, per cui vado in palestra, ma ovviamente non riesco a fare lavori specifici, al massimo skip, brevi andature e balzi. Quando gli impegni di lavoro me lo consentono, cerco di allenarmi 3 o 4 volte a settimana allo stadio della Farnesina, di cui due nel fine settimana.
 6) Sei piu' contento se vinci una medaglia o se fai un tuo record?
Vincere una medaglia con una brutta prestazione non è così gratificante... credo che il primo obiettivo di ogni atleta debba essere quello di migliorare le proprie prestazioni, poi se arriva il record personale è più probabile anche la medaglia. Scelgo il record, mi piace confrontarmi con me stesso e cercare sempre di migliorarmi.
 7) Il saltatore che sempre hai ammirato ?
Più che un singolo saltatore direi la scuola cubana dei salti... Mi ha sempre colpito perché, così come la Giamaica dei velocisti, un piccolo e povero paese come Cuba riesce ogni anno a sfornare tanti atleti ai massimi livelli nel salto in lungo e nel salto triplo. Nell'alto poi il record di Sotomayor è ancora imbattuto dal 1993! Per il talento e le qualità tecniche ora direi Gimbo Tamberi, uno dei simboli della nostra atletica di oggi; per la serietà e il rigore della persona e dell'atleta la grandissima Sara Simeoni.
 8) Caffe' al volo o colazione ricca la mattina di gara?
Colazione ricca tutti i giorni e non solo la mattina delle gare... Sempre colazione abbondante, con caffè, pane, miele e marmellata, a costo di alzarsi prestissimo.
 9) La gara che ricordi con maggior piacere
Pensando alle ultime competizioni, ricordo con piacere la gara dell'alto ai Campionati italiani individuali di Arezzo, dove ho rischiato di uscire presto per i troppi errori a quote basse... poi complici le urla dei Liberatleti dalle tribune e i consigli dei "colleghi" di pedana, ho corretto la rincorsa, fatto il personale e vinto la medaglia! Sicuramente con enorme piacere ricordo gli Europei master indoor 2016 di Ancona, perché è stata la mia prima gara da over-35: avevo riscoperto l'atletica da poco e non avrei mai pensato di ritrovarmi in pedana, a 50 anni suonati, emozionato come un ragazzino!
 10) Hai mai provato l'alto/lungo? Quale preferisci tra i due?
Ho provato entrambi. Tra alto e lungo... l'alto, anche se non ho proprio un fisico da saltatore in alto. Credo tuttavia di essere più portato per il lungo e conto in futuro di dare più spazio a questa specialità. E magari anche agli ostacoli e alle prove multiple, ma devo prima risolvere alcuni problemi fisici che mi porto dietro purtroppo da qualche mese. . Da allievo e junior ho provato anche il lungo, ma il grande amore è sempre stato l'alto. Da atleta Master ancora non ho provato il salto in lungo, ma spero di averne l'opportunità l'anno prossimo.

In foto, in alto, Antonello in gara agli Italiani master 2018 di Arezzo (vincitore del titolo italiano, con la misura di 1.75), e a destra Alfonso in gara agli Europei indoor del 2016 ad Ancona (14esimo posto tra gliM50).


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