Roberto Stillo alla mezza maratona di Verona..... Meglio l'Amarone del cardio-frequenzimetro !                                       (19/2/2018)

    Cari Liberatleti,
condivido con voi l'ultima mia fatica portata a termine a Verona lo scorso 18 febbraio, la Giulietta & Romeo Half Marathon. La scelta della citta' di Verona è maturata insieme agli amici con i quali coltivo questa passione da ormai 15 anni (compagni di allenamento, di un'altra società...), e con i quali da piu' di 7 partecipo alle gare su strada in giro per l'Europa. Verona nello scorso novembre ha ospitato i campionati italiani di mezza maratona, e qui avrebbe dovuto partecipare un amico del nostro gruppo d'allenamento. Purtroppo un mese prima della gara lui si é infortunato e così la sua trasferta è saltata. A quel punto, visto che prima di essere runners siamo grandi amici, abbiamo deciso di accompagnarlo alla prossima occasione, ed andare tutti insieme a febbraio a Verona per partecipare alla 21km di Giulietta e Romeo.

Premetto che le mezze maratone io le preparo sempre allo stesso modo: tre allenamenti a settimana; sempre medio/lunghi, pochi corti e poche ripetute sul km e sui 3 km (Paolo Zadro ora si arrabbierà...). Due settimane prima della gara mi cimento in una prova di 18 km, con passo di 10sec/km più lento rispetto al ritmo gara, su un circuito di 1.350 metri con quattro cambi di direzione che ripeto poco più di 13 volte: in questo modo alleno anche la testa a mantenere la massima concentrazione (chi meglio dei Liberatleti da pista può capirmi... ).
La gara é stata più impegnativa di quanto immaginassi, causa il fondo bagnato e scivoloso ed i numerosi tratti di strada con sampietrini.
Il percorso, che si snodava all'interno della città, è stato particolarmente suggestivo, con partenza vicino lo stadio Bentegodi per poi dirigersi verso il centro storico, che abbiamo attraversato su vari versanti. L'ultimo km (naturalmente il più bello!) prevedeva l'arrivo davanti l'Arena, anche se purtroppo quest'anno non si entrava nell anfiteatro romano, temporaneamente inagibile, per lavori di manutenzione.

Ma veniamo ora al mio stato d'animo, alla sgradita sorpresa fatta nelle ore che precedevano la gara; a cena mi accorgo che il mio garmin era totalmente scarico nonostante l'avessi caricato il giorno prima: per sbaglio era partito il cronometro da circa 10 ore! Il carica batteria lo avevo lasciato a Roma e in tutto il gruppo nessuno ne aveva uno compatibile con il mio. Una tragedia! Una domanda mi tormentava: "e ora, domani come farò?". Io che sono famoso per il mio passo costante nonché per essere un timoroso che guarda centinaia di volte il cardio-frequezimetro per paura di andare troppo veloce...
Nottata passata senza chiudere occhio; ma ormai non c'è più tempo per pensare, é domenica mattina e si corre; partiro' con l'orologio scarico. Nonostante tutto mi sento bene fisicamente, la testa mi dice di andare a 5 al km ma le gambe rispondono a 4:45 e, non potendo controllare la velocità, le lascio andare. Fino al quindicesimo chilometro mantengo la stessa andatura, poi il
passaggio in un paio di ponti, qualche strappo in salita e un pò di stanchezza mi rallentano leggermente, fino all'ultimo km che mi dicono invece di aver chiuso in 4:35... sara' che, giunto in prossimità dell'Arena, ho ripensato all'arrivo trionfale di Francesco Moser nel Giro d'Italia del 1984 e così mi sono "caricato a pallettoni" :-)
Tempo finale 1h43:15, il mio personale sulla mezza maratona migliorato di circa un minuto, e senza "l'assistenza" del cardio-frequenzimetro! Grande soddisfazione e poi meritato pranzo a base di brasato all'amarone, con il quale ho brindato alla salute del mio garmin....
Un caro saluto e al prossimo racconto di gara!


Roberto e' un neo M45, ed ha al suo attivo 3 maratone (New York, Parigi e Roma),
una ventina di mezze maratone, tra le quali 8 Roma Ostia, Barcellona, Amsterdam, Formentera, Valencia, Berlino, Monaco di Baviera e Verona, appunto! Ed anche una 34km, il Giro del Lago di Bracciano
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